LA TECNOLOGIA EPSON CONTRIBUISCE A VALORIZZARE LA CULTURA CINEMATOGRAFICA

Fondazione Cineteca si occupa di conservazione e restauro in ambito cinematografico. Questa volta si è affidata alla tecnologia Epson per l’importante lavoro di digitalizzazione della collezione di Carlo Rambaldi, artista degli effetti speciali e pluripremiato Premio Oscar con King Kong, Alien ed ET.

COLLEZIONE RAMBALDI E FONDAZIONE CINETECA: INSIEME PER CUSTODIRE IMMAGINI E MATERIALI CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL CINEMA

Costituita a Milano nel 1947, Fondazione Cineteca Milano svolge l’attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio filmico e di diffusione della cultura cinematografica sia in Italia sia all’estero. Oggi gestisce tre sale cinematografiche dedicate al cinema di qualità, un museo interattivo che è divenuto un luogo privilegiato di formazione legato al cinema, un enorme archivio sotterraneo di pellicole visitabile con strumenti di realtà aumentata, un laboratorio di restauro filmico e una biblioteca dove immergersi nella lettura e nello studio del cinema con volumi rari e preziosi.

Negli anni, Fondazione Cineteca si è occupata di numerosi capolavori che hanno fatto la storia del cinema e in questo periodo sta seguendo il progetto di digitalizzazione dell'intera collezione privata del maestro degli effetti speciali e tre volte premio Oscar Carlo Rambaldi. Si tratta di un corpus dal valore inestimabile comprendente oltre 5.000 immagini e qualche centinaio di oggetti provenienti dai film per i quali l’artista ha realizzato effetti speciali, effetti visivi e trucco.

 

CON LA TECNOLOGIA EPSON, OLTRE 1.000 IMMAGINI DELLA COLLEZIONE DI RAMBALDI PRENDONO VITA IN DIGITALE

Trovarsi davanti a una enorme quantità di materiale firmato Carlo Rambaldi è un’esperienza davvero emozionante: oggetti, disegni, bozzetti, documenti, progetti, fotografie – ovviamente con formati e tipologie di materiali diversi – hanno impegnato per diversi mesi le giornate di esperti e operatori di Fondazione Cineteca.

Partiti dalla documentazione relativa al film King Kong, il lavoro si è poi spostato all’acquisizione dei materiali di E.T. l’extra-terrestre, il famoso film sull’alieno che atterrato sulla terra stringe amicizia con un bambino, che lo aiuterà a ritrovare la strada di casa. Oltre mille le immagini cartacee digitalizzate, dalle quali ne saranno selezionate circa 150-200 per essere esposte nella mostra in programma dal 6 novembre 2022 al 29 gennaio 2023.

“E’ stato un lavoro impegnativo – afferma Matteo Pavesi, Direttore Generale della Fondazione Cineteca Italiana – perché dopo aver terminato una prima fase di acquisizione del materiale cartaceo, abbiamo sottoposto gli originali a un lavoro di restauro a cui ha fatto seguito una seconda acquisizione”.

Si è trattato di un importante lavoro di conservazione e valorizzazione che ha permesso di mettere in sicurezza questo enorme patrimonio cinematografico che comprende non solo immagini, ma anche i diversi modelli di E.T.

“Il materiale – prosegue Matteo Pavesi – è davvero ampio e variegato, perché Rambaldi ha documentato in maniera scrupolosa e meticolosa tutte le fasi dell’attività progettuale: Abbiamo quindi schizzi, bozzetti e progetti, fotografie, corrispondenza con una quantità notevole di interlocutori. Non solo, abbiamo anche molteplici versioni dell’E.T. fisico utilizzate nel film: vari volti dell’alieno, il “pupazzo” usato per la scena in bicicletta e quella nell’armadio, dove cercava di mimetizzarsi tra le bambole, i modelli meccatronici e il travestimento dentro il quale stava un nano, usato per alcune scene in movimento. Purtroppo non esiste più un E.T. originale dell’epoca, completo e funzionante, alto circa 1,5 metri: si è deciso quindi di realizzare un nuovo modello sulla base del calco che ci ha lasciato Rambaldi”.

 

MILLE MATERIALI DIVERSI, MA CON GLI SCANNER EPSON NON CI SONO STATE DIFFICOLTA’ NEL DIGITALIZZARE TUTTO

“Il lavoro di acquisizione delle immagini – racconta Maela Brevi, operatrice di Fondazione Cineteca Milano ed esperta in restauro dei materiali fotografici e cartacei – è stato particolarmente impegnativo e allo stesso tempo entusiasmante. Perchè non è da tutti i giorni vedersi arrivare una quantità sorprendente di materiali realizzati da Rambaldi, il tutto sistemato in numerose casse di legno costruite da lui stesso. A tutto questo poi si aggiunge lo stupore provato quando, apertane una, ci siamo trovati faccia a faccia con il volto di E.T.: davvero una situazione insolita e bizzarra”.

L’ampia varietà di formati del patrimonio Rambaldi ha richiesto una tecnologia di digitalizzazione versatile e performante, capace di garantire risultati affidabili e di qualità elevata: grazie ai tre scanner Epson, Fondazione Cineteca Milano ha trovato la soluzione ottimale per velocizzare il lavoro e gestire in contemporanea le differenti tipologie di materiale: svariate tipi di carte, lucidi, stampe fotografiche, negativi, diapositive, disegni e bozzetti preparatori.

“Nelle casse in legno di Rambaldi – spiega Maela Brevi – erano contenuti materiali di differente natura che sono stati catalogati e digitalizzati: manifesti e progetti originali di grande formato, materiale fotografico, testi, schizzi e appunti, ad esempio quelli inerenti allo studio propedeutico dei modelli di E.T.

Per ognuna di queste tipologie è stato utilizzato lo scanner Epson più adatto, in funzione del risultato desiderato e in termini di prestazione e qualità dell’acquisizione.

E’ stato certamente un lavoro lungo, ma i risultati ottenuti sono ottimi.

 

GLI SCANNER EPSON CONSENTONO UNA DIGITALIZZAZIONE VERSATILE E ACCURATA DEI MOLTEPLICI FORMATI DEL PATRIMONIO RAMBALDI

Il parco scanner Epson di Cineteca Milano comprende tre modelli: Expression 12000XL Pro, Perfection V850 Photo e WorkForce DS-730N.

“Questi strumenti tecnologici – afferma Cristiano Vignati, Scanner Sales Manager di Epson Italia – consentono di ottenere risultati eccellenti per qualità e accuratezza delle immagini. Tutto questo merito anche del fatto che ogni scanner ha diverse funzionalità, che permettono di gestire al meglio il lavoro. Non solo: poter usare in contemporanea i tre modelli ha permesso di far fronte a tutte le necessità che si sono presentate allo stesso tempo”.

Per i grandi formati della collezione Rambaldi è stato utilizzato il modello Expression 12000XL Pro, lo scanner professionale di formato A3 pensato per la grafica e l’acquisizione di pellicole. Maela riferisce: “Viste le grandi dimensioni di certi originali, per esempio i manifesti da 140x200 cm, talvolta è stato necessario eseguire diverse scansioni e successivamente realizzare un “collage” delle diverse acquisizioni per ottenere anche in digitale il documento completo”.

A livello tecnico, questo scanner ha una risoluzione di 2.400x4.800 dpi reale e opera con la massima accuratezza sui dettagli anche nelle aree sfumate grazie alla densità ottica di 3,8 DMax e alla profondità colore a 48 bit, garantendo un'eccezionale nitidezza, risultato della tecnologia Epson Micro Step Drive ad altissima precisione.

“Le funzionalità di questo scanner – continua Maela – si sono rivelate davvero utili: una su tutte la possibilità di acquisire direttamente in positivo le pellicole negative. Inoltre, per noi è risultato particolarmente funzionale sia poter cambiare facilmente modalità di scansione da foto a testo, sia poter salvare il file digitalizzato in formato tiff, jpg o png: tutti aspetti che hanno semplificato e velocizzato il lavoro di acquisizione”.

Perfection V850 Photo è uno scanner professionale fotografico in formato A4 con sistema a doppia lente che si inserisce in automatico secondo le impostazioni che sono state selezionate dall’utente. La qualità di scansione è garantita dalla risoluzione ottica fino a 4.800 dpi per le fotografie e di 6.400 dpi per le pellicole. Anche in questo caso il poter acquisire direttamente in positivo le pellicole negative ci ha dato una grossa mano soprattutto con i formati più piccoli, che abbiamo potuto digitalizzare a una risoluzione incredibilmente elevata. La densità ottica di 4.0 DMax permette di rilevare l'esatta gamma di tonalità dell'originale, per una riproduzione fedele delle aree più chiare e più scure delle immagini, così da far risaltare i minimi dettagli e la gamma dinamica dei colori.

Infine, per la digitalizzazione di testi e scritti dell’artista, è stato impiegato il modello WorkForce DS-730N, adatto per l’acquisizione di documenti in formato A4 e di lunghezza fino a oltre 6 metri. La presenza di varie funzioni intelligenti, tra le quali il controllo della doppia alimentazione, la protezione della carta e sensori ultrasonici che aiutano a evitare inceppamenti causati da fogli doppi ha permesso di acquisire con la massima cura anche i documenti particolarmente delicati.

 

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#Expression 12000XL, #scanner, #WorkForce DS-730N

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Key facts

  • La tecnologia Epson valorizza l’enorme patrimonio di Carlo Rambaldi. Tre scanner Epson hanno permesso di gestire tutti gli originali. Expression 12000XL Pro acquisisce e trasforma i negativi in positivi.

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