Epson Climate Reality Barometer 2023: se vogliamo cambiare il mondo, prima dobbiamo capirlo
By Epson Blog Team
Nel 2021, Epson ha avviato il suo Climate Reality Barometer. Si tratta di un sondaggio globale progettato per raccogliere le opinioni delle persone e informazioni sulle azioni che intraprendono in risposta al cambiamento climatico in corso e in accelerazione. Oggi questo sondaggio si è sviluppato al punto da coinvolgere oltre 30.000 persone in 39 mercati a livello internazionale e ci fornisce un'affascinante visione su come il cambiamento climatico influenzi la nostra vita quotidiana e come ci sentiamo al riguardo.
Fin da subito, un barometro sulla realtà climatica si è rivelato un'idea innovativa. Mentre molte aziende raccontano al mondo le loro azioni positive per tutelare il clima, il Barometro di Epson è molto concentrato sull'ascolto. Ciò potrebbe sembrare un controsenso, ma è una posizione assolutamente naturale per Epson. Ogni prodotto che creiamo si basa su una comprensione profonda delle sfide che i nostri clienti affrontano e delle loro esigenze nell’affrontarle. Dedichiamo risorse significative a questa forma di scoperta del cliente: in che altro modo potremmo altrimenti sviluppare le soluzioni di cui ha bisogno?
Allora, perché il cambiamento climatico dovrebbe essere diverso? È una sfida globale e, come azienda impegnata nel raggiungimento dell'Obiettivo di Sostenibilità delle Nazioni Unite numero 13, questo tipo di comprensione è fondamentale se vogliamo migliorare la vita delle persone e costruire un mondo migliore. Il Climate Reality Barometer ci offre questa comprensione, con alcune rivelazioni sorprendenti.
La Generazione COP smentisce le ipotesi
Nel 2023, ci siamo concentrati sulle opinioni e le azioni di coloro nati dalla prima COP nel 1995. Li abbiamo chiamati la Generazione COP - Gen COP per abbreviare. Attualmente di età inferiore ai 29 anni, hanno vissuto all'ombra di un cambiamento climatico instabile per tutta la loro vita. Il Barometro mostra che hanno cose interessanti da insegnarci.
La prima lezione è che le ipotesi spesso sono sbagliate. Quando abbiamo deciso di esaminare in dettaglio la Generazione COP, la maggior parte di noi probabilmente pensava che avremmo visto i nativi del cambiamento climatico intraprendere azioni finalizzate a mitigare gli impatti ambientali. Tuttavia, i dati suggeriscono qualcosa di meno lineare: sebbene ci siano variazioni regionali, sono in genere i genitori di ragazze e ragazzi di meno di 18 anni a essere in prima linea in favore del clima. Abbiamo chiesto ai partecipanti al sondaggio di indicare quali azioni positive per il clima hanno già intrapreso: la Generazione COP registra livelli inferiori di azione rispetto ai genitori in 12 delle 14 categorie, anche se li eguaglia per quanto riguarda il passaggio a un'auto elettrica.
La Generazione COP: una prospettiva diversa
La seconda lezione è che non dovremmo mai dare nulla per scontato. Mentre i dati principali suggeriscono che la Generazione COP è meno attiva rispetto alle altre, se scaviamo un po' più a fondo, possiamo iniziare a capirne le ragioni. Accanto al cambiamento climatico, la volatilità politica ed economica ha creato un ambiente particolarmente difficile per i giovani.
Sebbene le difficoltà siano diffuse, la crisi globale del costo della vita ha colpito duramente la Generazione COP. Iniziando il loro percorso professionale, spesso hanno redditi più bassi rispetto alle generazioni più anziane. Ciò può significare che l'aumento dei costi alimentari ed energetici, ad esempio, sottragga una parte molto più consistente del loro stipendio mensile. In molte parti del mondo, il sogno di possedere una casa di proprietà - spesso dato per scontato dalle generazioni precedenti - sembra sempre più lontano, mentre i tassi di interesse salgono alle stelle.
Questo apre alla possibilità che la Generazione COP voglia agire in modo più positivo, ma semplicemente non possa permetterselo. I prodotti a impatto positivo sul clima spesso comportano un sovrapprezzo: quindi, mentre le generazioni più anziane possono assorbire il costo aggiuntivo – per qualsiasi cosa, dal detersivo per bucato a una vacanza - i più giovani potrebbero non essere in grado di farlo.
Inoltre, c'è la questione delle diverse prospettive. Dobbiamo capire che la Generazione COP non ha mai conosciuto un mondo senza volatilità climatica. Chi aveva vent'anni negli anni '80 ha goduto di un clima che sembrava relativamente benigno. La Generazione COP, che è entrata nei suoi vent'anni negli anni 2010 e 2020, vive un clima molto più duro. Per la generazione più anziana, un aumento dei tassi di interesse potrebbe essere la 'vita di tutti i giorni' e il clima estremo un'eccezione sorprendente; per la Generazione COP, il clima estremo è la 'vita di tutti i giorni' e un aumento dei tassi di interesse l'eccezione sorprendente.
Entrambi i fattori ci aiutano a capire perché la Generazione COP vede l’"Aumento dei prezzi" (51%) come una preoccupazione maggiore rispetto al "Cambiamento climatico" (47%), mentre a livello globale più persone vedono il "Cambiamento climatico" (55%) come una questione globale critica rispetto all’"Aumento dei prezzi" (53%).
Negazione
Oltre a questo, il nostro Barometro segnala gruppi più piccoli ma comunque significativi di persone di tutte le età che semplicemente si rifiutano di agire. Ad esempio, il 35% delle persone ha ridotto il consumo di prodotti animali e un ulteriore 33% ha intenzione di farlo. Si tratta di una buona notizia, visto che secondo una ricerca delle Nazioni Unite il bestiame rappresenta il 14% delle emissioni globali di gas serra. Tuttavia, per ragioni culturali e di altro tipo, il 18% delle persone dichiara che "non ridurrà mai" il consumo di prodotti animali.
Dire "mai" è un'affermazione decisa, e, anche se non stiamo esprimendo giudizi o speculando sulle ragioni delle risposte delle persone, questa risposta si riscontra in tutte e 14 le azioni positive per il clima considerate nel Barometro.
Comprensione
Ci sono insegnamenti importanti per tutte le aziende che cercano di capire e sostenere i singoli nel loro percorso verso stili di vita più positivi per il clima. Il Barometro ci dice cosa le persone si aspettano dalle aziende quando agiscono per affrontare il cambiamento climatico. La maggior parte desidera soluzioni tecnologiche che supportino uno stile di vita positivo per il clima (48%), seguite da miglioramenti nella riciclabilità e nel riutilizzo dei loro prodotti (45%).
Guardando alla Generazione COP, possiamo vedere che offrire un prodotto più positivo per il clima non è sufficiente: le aziende devono creare questi prodotti in modo che siano, come minimo, neutri, dal punto di vista dei costi, e una scelta praticabile per tutti.
Dobbiamo assicurarci che i nostri programmi educativi comprendano come la crisi climatica appaia in modo diverso a gruppi diversi, con messaggi più specificamente adattati a fattori come l'età, in modo che la familiarità non intorpidisca le nostre reazioni.
Dobbiamo capire che non possiamo lasciare indietro nessuno, perché la negazione è un problema per tutti noi. Dobbiamo accettare che alcuni non riconosceranno mai il cambiamento climatico, mentre altri lo riconosceranno, ma non faranno nulla o saranno ostacolati da fattori culturali o di altro tipo. Di conseguenza, i prodotti dovrebbero, laddove possibile, essere positivi per il clima in modo che l'indifferenza non significhi inazione.
Epson ha cercato di capire meglio le opinioni e le azioni delle persone in risposta al cambiamento climatico. Mentre ci trasformiamo in un'azienda indispensabile che utilizza le proprie tecnologie efficienti, compatte e precise per raggiungere la sostenibilità in un'economia circolare, continuiamo ad ascoltare, perché se vogliamo cambiare il mondo, prima dobbiamo capirlo.
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Gruppo Epson
Epson è leader mondiale nel settore tecnologico e si impegna a cooperare per generare sostenibilità e per contribuire in modo positivo alle comunità facendo leva sulle proprie tecnologie efficienti, compatte e di precisione e sulle tecnologie digitali per mettere in contatto persone, cose e informazioni. L'azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni utili alla società attraverso innovazioni nella stampa a casa e in ufficio, nella stampa commerciale e industriale, nella produzione, nella grafica e nello stile di vita. Entro il 2050 Epson diventerà carbon-negative ed eliminerà l'uso di risorse naturali esauribili quali petrolio e metallo.
Guidato da Seiko Epson Corporation con sede in Giappone, il Gruppo Epson genera un fatturato annuo di circa 1.000 miliardi di Yen (circa 7,5 miliardi di euro).
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