Epson nel salotto elegante del cinema milanese

Per mantenere in vita il cinema Arlecchino di Milano, Fondazione Cineteca si è impegnata in un profondo rinnovamento della sala storica non solo dal punto di vista architettonico e artistico, ma anche sotto il profilo tecnologico scegliendo Epson per stampare comunicazioni e materiale informativo rivolto al pubblico.

Cinema Arlecchino: la storia del cinema a Milano, luogo di cultura e di bellezza

Nato nel 1948, il cinema Arlecchino di Milano si presenta come salotto bene della città dedicato al cinema di qualità situato in una posizione centralissima – tra il Duomo e il quadrilatero della moda – e si distingue dalle altre sale cinematografiche per la raffinatezza degli arredi e la presenza di opere d’arte firmate da Lucio Fontana e Piero Fornasetti, ma anche per l’originale architettura progettata da Roberto Menghi e Mario Righini. Il cinema deve il suo nome all’opera di Carlo Goldoni “Arlecchino servitore di due padroni”, che Giorgio Strehler aveva portato in scena nel 1947 presso il Piccolo Teatro di Milano – l’anno prima della nascita del cinema Arlecchino – riscuotendo enorme successo.

Purtroppo, la pandemia e le successive restrizioni, unite alla crisi generale del cinema in sala, hanno messo l’Arlecchino in forte crisi, tanto che ha rischiato la chiusura. Fortunatamente, grazie alla Fondazione Cineteca, che ora gestisce il prezioso cinema in accordo con la proprietà, l’Arlecchino è rimasto in vita e oggi è di nuovo un luogo in cui il cinema viene messo al centro, simbolo di una resistenza culturale e luogo in cui assistere a opere cinematografiche che si collocano fra il cinema d’autore e d’essai.

Oggi inoltre gode di un’ampia rete di contatti con i principali attori culturali di Milano, tra cui le università, il Palazzo Reale e alcuni importanti musei della città (tra cui PAC e Novecento), che contribuiscono a dare maggiore risonanza ai film, portandoli nelle mostre e negli eventi della città.

Fondazione Cineteca italiana mantiene in vita una delle sale più belle del circuito cinematografico puntando su estetica e innovazione

“La nostra intenzione – afferma Matteo Pavesi, Direttore Generale della Fondazione Cineteca Italiana – era mantenere in vita una sala storica, considerata uno dei luoghi più belli del circuito cinematografico della città, dare nuovo valore alla sua vivacità culturale.”

Per riavviare la partenza della sala, Fondazione ha puntato sia sull’aspetto estetico e funzionale del cinema, ampliando il foyer e attrezzandolo con un fornito book shop, sia sulla parte tecnologica, scegliendo soluzioni innovative.

“Per far fronte alla stampa dei tanti documenti, dai vari report alla contabilità, dai programmi delle proiezioni agli avvisi, fino alle locandine da esporre al pubblico – prosegue Matteo Pavesi – l’ufficio amministrativo del cinema aveva bisogno di una stampante efficiente. Abbiamo scelto Epson EcoTank: è pratica, a basso consumo energetico e con capienti serbatoi di inchiostro che consentono un risparmio sui costi. Per noi è l’ideale.”

Per il personale del cinema, EcoTank si è dimostrata fin da subito un prezioso alleato nello svolgimento delle attività quotidiane, producendo documenti di qualità (ad esempio programmi e locandine), in formato A4, a colori o in bianco e nero. E senza rimanere mai a corto di inchiostro, situazione che con i modelli a cartucce capita sempre nel momento sbagliato.

Non solo: avere a disposizione una stampante che permette di realizzare in un attimo i documenti necessari per l’attività è fondamentale sia per le esigenze interne sia per le informazioni rivolte al pubblico. Il cinema così può fissare in bacheca qualsiasi comunicazione in brevissimo tempo, fornendo in tempo utile eventuali cambiamenti o nuove programmazioni.

Non solo cultura, ma anche efficienza: con Epson EcoTank il cinema stampa le comunicazioni per il pubblico in tempo reale

Peculiarità della gamma EcoTank è la presenza di capienti serbatori di inchiostro ricaricabili con comodi flaconi al posto delle cartucce: questo si traduce in una maggiore autonomia di stampa, consentendo un notevole risparmio sui costi. Con un set di inchiostro infatti è possibile stampare migliaia di pagine prima di dover effettuare la ricarica, un’operazione estremamente semplice e veloce: i flaconi sono progettati per caricare solo il serbatoio del colore corretto.

Nello specifico, il modello utilizzato dal cinema Arlecchino è ET-2820, un pratico multifunzione 3-in-1 (stampa-scansione e copia) dotato di connettività Wi-Fi e Wi-Fi Direct, che consente la stampa senza essere fisicamente vicini alla postazione. Il display LCD a colori da 3,7cm permette inoltre una navigazione intuitiva all’interno del menu per gestire con facilità molteplici attività.

La scelta di ET-2820 è stata vincente: dagli avvisi al pubblico ai documenti interni, questo modello si è rivelato uno strumento tecnologico affidabile e di grande aiuto facilitando la gestione del lavoro quotidiano senza la preoccupazione di finire l’inchiostro nel momento meno opportuno e approfittando dei bassissimi costi di stampa.

 

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  • • Fondazione Cineteca custodisce e rilancia l’Arlecchino di Milano • Il cinema di qualità è di nuovo al centro, tra storia e innovazione • Non solo cultura, ma anche efficienza con la tecnologia Epson

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