SIETE VERI LEADER?

Provate, come abbiamo fatto noi, a scorrere la vostra collezione di biglietti da visita. Sotto il nome e prima del numero di telefono, tutti categorizzano manager, supervisor, “Chiefqualcosa” ecc. Ma quanti di loro, al di là delle definizioni potremmo considerarli “autentici leader”? Probabilmente pochissimi. Infatti, non basta un biglietto da visita o un atteggiamento sussiegoso e direttivo per essere un leader. Certo, l’autostima è importante, ma molto spesso niente è più ingannevole di un’autopercezione non confortata da un riscontro esterno. E se non siete convincenti forse è meglio saperlo velocemente, perché possiate cambiare strada e prenderne una migliore.

Quindi ecco un facile e breve test per scoprire la cruda verità, proposto direttamente da Forbes (che, a partire dal suo fondatore, con la leadership ha una certa dimestichezza). E quindi, nascondendo per un momento status symbol e biglietti da visita, soffermatevi sui temi di questo decalogo:

1. Come sono i vostri risultati?
2. Sapete superare le aspettative?
3. Sapete farlo in modo “davvero etico” senza cedere alla machiavellica tentazione del fine giustificato da qualsiasi mezzo?
4. Sapete essere “vicino” alle persone che lavorano per voi, senza considerarli meri strumenti del vostro successo?
5. State inseguendo un obiettivo ambizioso e sfidante senza collegarlo direttamente a un aumento di stipendio e a una posizione di maggior potere?
6. Sapete trasformare le promesse in fatti concreti?
7. Sapete indicare una direzione alle persone che collaborano con voi senza inscatolarle in fredde disposizioni “doveristiche”?
8. Siete in grado di rompere le regole e le abitudini?
9. Sapete andare oltre gli stereotipi?
10. Sapete attrarre, senza averne paura, persone più “talentuose” di voi?

Se a una qualsiasi di queste domande la risposta è no, non sempre o semplicemente “a volte”, la sentenza è chiarissima. Non sarete mai veri leader. E a questo punto la strada prende direzioni diverse. O ritirate fuori i vostri biglietti da visita e vi accontentate di una compiacente definizione, ma una volta di fronte alla verità è difficile ignorarla, o vi rassegnate, affidandovi all’assunto che le battaglie non sempre le vincono i generali. Oppure vi rimboccate le maniche, vi togliete la cravatta, e cominciate ad agire, da subito, in modo diverso. Con l’obiettivo di collezionare nel più breve tempo possibile una serie di risposte affermative alle domande di cui sopra. Vi costerà probabilmente una certa fatica, ma del tutto praticabile, se il risultato sarà un biglietto da visita (e una faccia) che non dice grossolane bugie a rischio di puntuale smentita, con relativa frustrazione.