#MoverioStories: due parole con Orgoglio Nerd

Continua #MoverioStories, la rubrica che vi racconta gli usi e le applicazioni più interessanti dei nostri Moverio BT-200 e di come possono essere utilizzati nella vita di tutti i giorni, dal lavoro allo svago.

Oggi facciamo due chiacchiere con Jacopo Peretti Cucchi che scrive per il webmagazine di infotainment Orgoglio Nerd. Jacopo ha testato i nostri smart glass in prima persona in diverse occasioni, scopriamo cosa ne pensa!

In che occasione hai provato i Moverio e come li hai utilizzati?

Grazie al lavoro per la redazione di OrgoglioNerd, ho avuto diverse occasioni per provare Moverio. Quelle che ricordo con più piacere sono però l’installazione permanente alla Cineteca di Milano e il percorso al Coffee Cluster di Illy ad Expo.
In entrambi i casi, i Moverio erano impiegati per arricchire dei percorsi ludico/didattici e hanno svolto meravigliosamente la loro funzione, giocando in perfetto equilibrio tra reale e virtuale, una delle prerogative Moverio.

In particolare alla Cineteca di Milano, durante l’iniziativa #unarchiviodapaura, ho avuto modo di scoprire i segreti dell’archivio sotterraneo della Cineteca indossando i Moverio BT-200: visualizzando i QR code nascosti tra le pizze e gli scaffali è stato possibile interagire con contenuti multimediali tratti da celebri film di paura.

A EXPO invece, la visita al Cluster del Caffè è stata una vera esperienza “aumentata” che trasporta virtualmente il visitatore, facendogli conoscere la storia e i segreti del caffè attraverso contenuti audio e video, filmati e animazioni con un continuo passaggio fra la realtà aumentata e l’ambiente del Cluster.

Cosa pensi dei Moverio? Descrivi la tua esperienza con 3 aggettivi.

I primi due aggettivi si spiegano da sé: i Moverio sono immersivi e non-estranianti, infatti quando li indossi hai sempre la piena consapevolezza di ciò che ti circonda, ci si può spostare liberamente e con sicurezza nello spazio, nonostante i contenuti prodotti dalla realtà aumentata.

Inoltre, quando si indossano i Moverio, per tutto il tempo non si fa altro che pensare alla moltitudine di funzionalità e applicazioni esplorabili. Funzioni che arricchirebbero enormemente il nostro ventaglio di attività interattive e sensoriali, per questo il terzo aggettivo che userei per definire i Moverio è evolutivi.

Quali applicazioni dei Moverio ti piacerebbe provare? Quali utilizzi (anche fantasiosi) t’immagini per l’AR del futuro?

Le applicazioni sono davvero infinite, quelle più interessanti secondo me sono di certo quelle legate all’intrattenimento culturale, un campo che può beneficiare enormemente di uno strumento così versatile come i Moverio.
In redazione, una delle riflessioni più frequenti sull’argomento è proprio legata alla speranza di veder nascere dai siti culturali dei parchi a tema didattici…e in Italia ne avremmo a non finire. Immaginiamo di passeggiare tra gli scavi di Pompei e poter vedere, a video, tutte le informazioni e le curiosità che sarebbero impossibili da comunicare attraverso una convenzionale didascalia. Immaginiamo di poter vedere gli antichi abitanti all’opera, nel loro quotidiano. I Moverio potrebbero farci viaggiare nel tempo, aumentando esponenzialmente l’immersività delle esperienze didattiche. Con la quantità di location a disposizione in Italia avremo solo l’imbarazzo della scelta.

Dobbiamo proprio dire che l’applicazione immaginata da Jacopo è già realtà! Il viaggio virtuale nel tempo attraverso i Moverio è già iniziato, infatti in collaborazione con ARtGlass abbiamo realizzato delle esperienze a realtà aumentata uniche per far rivivere lo splendore dell’epoca romana al Foro Romano di Brescia e la storia e le meraviglie di Piazza dei Miracoli a Pisa.

Continuate a seguirci per scoprire di più sulle nostre #MoverioStories.