La videoproiezione diventa arte

Quando parliamo di videoproiettori, istintivamente la nostra mente ci porta a pensare a una conferenza, una riunione in ufficio, una lezione all’università. Spazi ridotti insomma. E se provassimo a pensare in grande invece?

Oggi vogliamo raccontarvi di come i nostri videoproiettori possono trasformare qualsiasi superficie in un’opera d’arte, perfino la facciata di un palazzo!

Architettura in movimento

È quello che è successo a Modena, dove l’azienda specializzata in comunicazione visiva Santimone srl ha realizzato un’installazione artistica decorando la facciata dell’Accademia Militare. Il mapping, ovvero la possibilità di mappare e sviluppare scenari video sfruttando in modo dinamico le caratteristiche delle superfici, è uno dei servizi principali di Santimone che per questo lavoro ha trovato nei videoproiettori Epson il partner perfetto!

La sfida, che Epson è stato ben felice di accettare, non era certo facile: l’obiettivo era proiettare immagini su tutta la facciata del palazzo, 35 metri di base per 22 di altezza! Il compito è stato svolto con ottimi risultati dai due videoproiettori Epson EB-Z8000WU da 6.000 lumen con tecnologia 3LCD.

Colori straordinariamente luminosi e realistici e immagini nitide sono apparse sul palazzo nonostante i videoproiettori fossero posti a 60 metri di distanza. Il risultato? Uno spettacolo unico! L’edificio si animava e trasformava seguendo sinfonie e suggestioni cromatiche, un perfetto connubio di immagini e suoni, per uno scenario di grande effetto che ha emozionato e coinvolto il pubblico.

Scultura aumentata

E se un palazzo non basta, che ne dite della terrazza panoramica di un hotel super lusso? Esatto, al 26° e ultimo piano del Four Seasons Hotel di Beirut potete godere, oltre che di una vista mozzafiato, anche di una splendida opera di scultura aumentata realizzata grazie ai videoproiettori Epson EB-G6000.

La direzione dell’hotel ha voluto offrire ai visitatori uno spettacolo all’altezza della location, affacciata direttamente sul mare, commissionando a Urbanscreen l’installazione sul tetto dell’edificio di un’opera unica nel suo genere. La scultura, costituita da pannelli che si estendono su una superficie di circa 11 metri di larghezza, prende letteralmente vita attraverso la videoproiezione e si apre interamente davanti agli occhi degli ospiti.

Le difficoltà non erano poche, una su tutte proprio la location! Non solo era richiesta la proiezione all’aperto, ma al 26° piano su una terrazza esposta a vento, intemperie e salsedine! Tutti elementi che possono disturbare la proiezione e causare una forte distorsione delle immagini.

Tuttavia, la collaborazione tra Epson e Urbanscreen ha permesso di superare ogni ostacolo: i videoproiettori sono stati installati su supporti resistenti al vento, alle alte temperature del Mediterraneo e all’aria ricca di salsedine. Il tutto con il minimo ingombro e con una resa perfetta.

Dopo aver visto questi risultati, possiamo ufficialmente dire che anche la tecnologia è un’arte! E se presto potreste vederla anche nei musei? Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti!