Il gap digitale tra studenti e insegnanti
By Epson Italia Blog
Le nuove generazioni non condividono mai del tutto gli atteggiamenti e le esperienze di quelle che le hanno precedute. Se pensiamo ai baby boomer, alla generazione X e ai “nativi digitali”, ogni gruppo è il risultato di un particolare insieme di circostanze che ne modellano il comportamento e le preferenze.
Passando in rassegna alcune ricerche sull’utilizzo della tecnologia nella formazione, abbiamo compreso che in Europa esiste un “gap digitale” non solo tra ricchi e poveri, ma anche tra studenti e insegnanti quanto agli atteggiamenti nei confronti della tecnologia in aula.
A sostegno di tale conclusione, la ricerca condotta nel 2013 da European Schoolnet ha evidenziato che gli elevati livelli di fornitura delle infrastrutture nelle scuole non avevano alcun legame generale con “l’utilizzo, la sicurezza e gli atteggiamenti di studenti e insegnanti” nei confronti della tecnologia in aula.
Per una società tecnologica quale Epson, questo tipo di considerazione è importantissima per il tipo e la funzionalità del prodotto sviluppato per le scuole in futuro.
Le esigenze dei nativi digitali
In una ricerca intitolata “Internet Technologies for an Engaging Classroom” (ITEC) finanziata dalla Commissione europea, gli studenti di tutta Europa hanno manifestato la preferenza per approcci all’apprendimento più collaborativi e incentrati sugli alunni piuttosto che per il modello tradizionale sotto la guida degli insegnanti.
In particolare gli studenti hanno messo in evidenza i seguenti stili di apprendimento, ognuno dei quali può essere facilitato e supportato dalle tecnologie disponibili, tra cui i videoproiettori intelligenti collegati al cloud.
- Apprendimento basato sul gioco
- Gioco
- Apprendimento basato su progetto e scoperta
- Studenti che lavorano in gruppo
- Insegnanti che comprendono e sviluppano i legami con gli interessi extrascolastici degli alunni
Gli insegnanti la pensano diversamente
Anche se il report internazionale di ICILS ha evidenziato che gli insegnanti intervistati in Unione Europea sono generalmente favorevoli all’utilizzo delle TIC nell’insegnamento e nell’apprendimento, è indubbio che hanno un atteggiamento diverso da quello dei loro studenti sul modo in cui la tecnologia dovrebbe essere integrata.
Ad esempio, nella ricerca ICILS, l’atteggiamento degli insegnanti rispetto alla capacità della tecnologia di supportare l’accesso alle informazioni e la loro gestione si è rivelato particolarmente positivo.
Nella ricerca ITEC, gli insegnanti hanno risposto che le tecnologie “più utili” erano associate alle “attività didattiche in aula sotto la guida degli insegnanti” (ad es. videoproiettori e lavagne interattive).
Le opinioni degli insegnanti sull’argomento riflettono la loro sensibilità verso gli occasionali limiti educativi percepiti dell’insegnamento condotto dalla tecnologia. Ad esempio, la ricerca ha messo in evidenza che, nonostante un atteggiamento nel complesso positivo nei confronti della tecnologia in aula:
- “gli insegnanti sono sensibili ai potenziali aspetti negativi (ad es. collegati alle competenze degli studenti riguardo scrittura, calcolo e valutazione)”
- “le aree dell’insegnamento e dell’apprendimento che sono spesso più complesse (che sviluppano competenze critiche, intellettuali e sociali) erano le aree che evidenziavano la maggiore mancanza di convinzione da parte degli intervistati”
- “la maggior parte degli insegnanti di tutti i paesi UE partecipanti, con l’eccezione della Danimarca, concordavano sul fatto che le TIC limitano la comunicazione personale tra studenti“
Altro elemento importante, i risultati delle ricerche hanno colto implicazioni pratiche per il personale docente nelle scuole, tra cui:
- “gli insegnanti riconoscevano l’importanza dell’utilizzo della tecnologia nel lungo termine, ma identificavano un impatto di breve termine sul carico di lavoro”
- “oltre un quarto trovava ancora difficile introdurre nuove tecnologie nel proprio insegnamento, un’elevatissima maggioranza degli intervistati di tutti i paesi desiderava ricevere ulteriore formazione sull’utilizzo della tecnologia in aula”
Chi ne sa di più?
La tecnologia offre enormi benefici potenziali tanto agli insegnanti quanto agli studenti. Ci sembra, inoltre, che esista pochissimo disaccordo in merito a tale affermazione da parte della comunità docente in Europa.
Tuttavia, in quanto azienda produttrice di sistemi tecnologici per la formazione, crediamo che sia necessario fare di più. Forse abbiamo bisogno di sviluppare tecnologie più intuitive? O forse di fornire supporto più istruttivo per aiutare gli insegnanti ad avere la sicurezza di integrare la tecnologia nell’apprendimento per la maggior parte del tempo?
Diteci la vostra: cosa dovremmo fare per contribuire a colmare il gap digitale?
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