Il cinema in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici: ecco i 10 film da vedere

By Epson Italia Blog

Il cinema è il regno dei sogni e dei viaggi nel tempo, nello spazio e nel mondo della fantasia anche se spesso può rappresentare uno straordinario strumento per raggiungere un vasto pubblico e far veicolare messaggi su importanti temi della quotidianità. Con un crescendo senza precedenti, giorno dopo giorno, aumenta il numero dei registi e degli attori che cercano di utilizzare la propria popolarità per sensibilizzare il pubblico su argomenti legati all’etica e alla tutela dell’ambiente. Basti pensare all’impegno di Alessandro Gassman o, oltreoceano, di Leonardo DiCaprio sui temi ambientali. Per questo non stupisce che ai cinema cresca l’offerta delle pellicole che portano all’attenzione del grande pubblico le questioni climatiche. Pensate che alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Green Cross Italia assegna il Green Drop Award al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale, che meglio interpreta i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli. Una “sfida” iniziata nel 2012 e che, da allora, ha acceso un faro sull’impegno dei cineasti nella promozione delle tematiche legate alla tutela ambientale.

Certamente, l’impegno della camera da presa in favore dell’ambiente è iniziato molto prima del lancio del Green Drop Award e, per questo, è utile individuare alcuni capolavori da tenere a mente nella propria filmografia ideale per mostrarli, magari, a chi non abbia aperto gli occhi. Ecco la nostra selezione su una categoria specifica: i film sui cambiamenti climatici.

1) Quintet (USA, 1978) di Robert Altman, con Paul Newman e Vittorio Gassman

2001: la maggior parte della superficie terrestre è ricoperta dai ghiacci e per i superstiti il gioco del Quintet rappresenta una delle forme più diffuse di intrattenimento. Il montepremi è alto: chi vince ha diritto di vita e di morte sugli sconfitti.

 2) Waterworld (USA, 1995) di Kevin Reynolds, prodotto e interpretato da Kevin Costner

Corre l’anno 2468 e un aumento della temperatura ha comportato lo scioglimento dei ghiacciai polari, l’innalzamento delle acque che hanno sommerso tutti i continenti. Il protagonista del film, il mutante Mariner, solca i mari con il suo trimarano alla ricerca di un bene raro e prezioso: la terra.

3) L’alba del giorno dopo, The day after tomorrow di Roland Emmerich  (Usa, 1993)

L’opera di Roland Emmerich trae spunto dagli studi climatici reali che prospettano la glaciazione come uno degli effetti “paradosso” del surriscaldamento globale [di cui vi abbiamo parlato nell’articolo intervista a Vincenzo Ferrara]: nel film, infatti, gli scienziati lanciano il loro grido di allarme al mondo sugli imminenti cataclismi legati ai cambiamenti climatici rimanendo inascoltati. In poche settimane le premonizioni degli scienziati purtroppo si avverano: nel Pianeta Terra si manifesta una nuova era glaciale ed i superstiti sono costretti a chiedere ai paesi del cosiddetto terzo mondo.

4) Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) di Davis Guggenheim  (USA, 2006)

Questo film-documentario, vincitore di due premi Oscar, affronta il problema mondiale del riscaldamento globale con l’apporto di un protagonista d’eccezione: l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Al Gore.

5) The age of stupid (Gran Bretagna, 2009) di Franny Armstrong con Pete Postlethwaite

In un futuro non troppo lontano, nel 2055 per la precisione, la Terra, a causa dei cambiamenti climatici, è diventato un luogo inospitale e il fondatore e custode di un archivio globale, grazie alle testimonianze raccolte, ricostruisce le fasi del collasso del Pianeta Terra.

6) La quinta stagione di Peter Brosens e Jessica Woodworth (Belgio, 2012)

Vincitore della prima edizione del Green Drop Award nel corso di Venezia69, la pellicola, bellissima e non solo per la tematica trattata, racconta la scomparsa delle stagioni: senza la consueta alternanza delle canoniche stagioni, i protagonisti si trovano costretti a viverne una quinta e le loro esistenze vengono profondamente segnate.

7) Ice and the Sky (Francia, 2015) di Luc Jacques

Il documentario - opera che ha chiuso la 68° edizione del Festival di Cannes - narra la storia di Claude Lorius: nel 1957 partì a studiare il ghiaccio antartico e, nel 1965, è stato il primo scienziato ad interessarsi del riscaldamento globale e delle sue conseguenze per il pianeta.

8)  Before the Flood, di Fisher Stevens (USA, 2016) con Leonardo DiCaprio

In questo film-documentario Di Caprio – che nel 2014 è stato insignito del titolo di Ambasciatore Onu contro i cambiamenti climatici -

descrive gli effetti devastanti del climate change sulla Terra anche grazie all’apporto di scienziati, politici e imprenditori.

9) First reformed, di Paul Schrader (USA, 2018)

Vincitore del Green Drop Award 2017 il film descrive una realtà sociale e ambientale in cui il reverendo, protagonista comprende i cambiamenti climatici e politici in atto e è combattuto sul da farsi, raccogliendo nel proprio diario pensieri e riflessioni.

 10) Ice on Fire, di Leila Conners (USA, 2019)

Anche questo docufilm, prodotto dalla Leonardo DiCaprio Foundation, descrive i danni prodotti dal global climate change sull’ecosistema e soprattutto nell’Artico.

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Proprio al rapporto tra cinema e cambiamenti climatici, nel corso di Venezia 76, il Green Drop Award ha dedicato una mostra dal titolo “Il cinema rovinato dal cambiamento climatico”. Dodici celebri fumettisti e disegnatori hanno realizzato altrettante meravigliose opere reinterpretando capolavori del cinema “rovinati” dal climate change: da “Ritorno al futuro” a “Vacanze Romane”, da “Il Monello” a tanti altri classici della storia della cinematografia ridisegnati immaginando i danni ricollegabili agli effetti del riscaldamento globale.

Articolo a cura di Letizia Palmisano giornalista ambientale e di Rete Clima

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