#MoverioStories: realtà aumentata dal dentista

IDent, azienda di consulenza e formazione professionale in campo dentistico, ha messo a punto una soluzione chiamata eyeCAD-connect che utilizza i nostri Moverio BT-200 come dispositivo di riproduzione, evitando così che l’odontotecnico debba continuamente voltarsi verso il monitor.

Cosa permette di fare concretamente? Quando uno specialista indossa gli smart glass, vede non solo la bocca del paziente, ma allo stesso tempo sulle lenti compaiono sovrapposte alla realtà le informazioni e la cartella clinica del paziente, comprese le sue radiografie.

Una vera rivoluzione per tutti i dentisti: addio alla “vecchia” lavagna luminosa per vedere le radiografie, dimentichiamoci anche dei monitor accanto alla poltrona. Finalmente il dentista non sarà più costretto a spostare continuamente lo sguardo dallo schermo al paziente e viceversa, da oggi le informazioni sono “aumentate” e sovrapposte alla realtà.

Il tutto inizia con una tradizionale visita preliminare, in cui si raccoglie lo stato di salute del paziente. Una volta eseguite le radiografie e scansioni “virtuali”, il laboratorio tecnico realizza la soluzione su misura (protesi, capsule, ortodonzia ecc.) e carica queste informazioni sulla rete locale, in modo che siano accessibili tramite Moverio. Al dentista o all’operatore basterà caricare le informazioni del paziente per vedere in modo sovrapposto (seguendo l’arcata dentale) dove intervenire senza mai dover distogliere l’attenzione dal paziente. Ciò assicura una migliore coordinazione occhio-mani e una maggiore precisione.

Per velocizzare le operazioni e per tutelare la privacy dei pazienti, tutte le informazioni “aumentate” sono immagazzinate su rete locale e non sul web, evitando eventuali problemi di connessione e garantendo la sicurezza dei dati sensibili.

Questo ci conferma ancora una volta che, se usata in maniera idonea, la realtà aumentata può aiutare i lavoratori a svolgere il proprio lavoro in modo più sicuro ed efficiente. Il “problema” rimane però la resistenza al cambiamento.
La sfida più grande è quella di convincere le persone a usare un paio di occhiali per fare un lavoro che hanno fatto per anni in maniera tradizionale e riuscire a rinnovare la tradizione e far spazio all’innovazione.

Voi cosa ne pensate? Di certo da oggi quando sarete in uno studio dentistico e vedrete qualcuno indossare un paio di occhiali strani, non spaventatevi. Anzi, pensate che magari il dentista sta vedendo qualcosa di più dei vostri denti…

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