I vantaggi di un audit energetico per la tua azienda
By Epson Blog Team
Sempre più clienti, investitori e organismi di controllo vedono la sostenibilità aziendale e ambientale come modello finanziario.
Gli audit energetici imposti nell'ambito della Direttiva sull'efficienza energetica (EED) dell'Unione europea sono in vigore dal 5 dicembre 2015. Oggi, effettuare almeno un audit ogni quatto anni è un obbligo per qualsiasi organizzazione che abbia più di 250 dipendenti o con un fatturato annuale superiore a 50 milioni di euro e/o un bilancio di oltre 43 milioni di euro.
Tuttavia, le microimprese e le piccole e medie imprese (PMI) al di sotto di queste soglie vengono comunque incoraggiate a cogliere i vantaggi per l'azienda degli audit energetici e a non vederli solo come una fastidiosa procedura.
In realtà, gli audit energetici offrono alle aziende dati importanti per comprendere più nel dettaglio la loro attività. Un'azienda virtuosa sarà in grado di utilizzare queste preziose informazioni per individuare i vantaggi competitivi nascosti.
Migliorare la competitività e innovare la cultura aziendale
Gli audit energetici offrono un catalizzatore per il risparmio sui costi e miglioramenti che possono rendere un'azienda più competitiva. Applicando le indicazioni delle best practice non solo sarà possibile ridurre la base dei costi, ma anche favorire un ambiente più innovativo. Sfruttando gli audit energetici per incoraggiare l'adozione di soluzioni innovative è possibile creare una cultura di idee competitive che offrano ampi vantaggi all'azienda.
Migliore governance e un investimento più interessante
Lo sviluppo e l'adozione di una funzionalità nell'area della sostenibilità dimostra una buona governance e una flessibilità che trasmettono una cultura aziendale positiva agli investitori e agli azionisti. Con la disponibilità ad adottare una procedura sostenibile nel corso del tempo, l'azienda dimostra anche la volontà di adattarsi al mercato globale sempre più competitivo.
Conformità alle normative per le gare pubbliche
L'adozione di una procedura sostenibile e l'efficienza energetica fanno parte dei requisiti richiesti per le gare pubbliche. L'articolo 6 della Direttiva sull'efficienza energetica 1indica i requisiti degli Stati membri per gli acquisti pubblici di "prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica". Considerato che nel 2009 gli acquisti pubblici hanno rappresentato circa un 16% del PIL dell'Unione europea 2, pari a circa 2.200 miliardi di euro, questo aspetto diventa fondamentale per ogni azienda.
Cittadini e aziende migliori
Il framework per il clima e l'energia dell'Unione europea 2030 stabilisce come obiettivo primario un miglioramento del 27% dell'efficienza energetica. Il raggiungimento di questo obiettivo non solo richiede azioni a livello di governo, ma anche l'utilizzo di best practice da parte delle aziende di tutte le dimensioni, dalle micro imprese alle grandi multinazionali.
Se vogliamo continuare ad avere un ruolo positivo nella società, la comunità delle imprese non solo deve adottare procedure più sostenibili, ma anche dimostrarlo. Niente è più efficace per il successo di una percezione positiva. Secondo uno studio Nielsen del 2015, 4il 45% delle abitudini di acquisto dei consumatori è influenzato in modo notevole dalle pratiche sostenibili adottate della aziende.
Alcuni consigli per gli audit aziendali
Cosa succede dopo? Sebbene ogni Stato membro dell'UE applichi norme diverse per gli audit, alcuni standard sono invece universali:
- Utilizzare i servizi di un auditor accreditato e professionale.
- Non presumere che ridurre al minimo il costo di un audit sia il risparmio migliore per l'azienda
Comprendi l'ambiente normativo del tuo Paese e il suo impatto per la tua azienda. Ad esempio:
Nel Regno Unito,la Direttiva prevede uno schema di opportunità per il risparmio energetico 5e gli audit devono essere effettuati da un consulente specifico (ESOS Lead Assessor). La data per l'adeguamento alla normativa del 5 dicembre 2015 è stata adesso superata e da gennaio 2016 sono quindi attese le azioni per l'applicazione della disciplina. In caso di mancata conformità, sono previste sanzioni da 50.000 sterline, con ulteriori 500 sterline aggiuntive per ogni giorno di violazione. Vale la pena di sottolineare che, nonostante l'ESOS sia stato inizialmente adottato per effetto di una direttiva europea, è altamente improbabile che la Brexit possa modificare la disciplina, in quanto è già stata adottata.
In Germania,la normativa è stata applicata più lentamente con modifiche legislative in vigore da aprile 2015. Gli auditor energetici devono essere registrati presso l'agenzia federale per l'economia e il controllo delle esportazioni (BAFA) e gli audit devono coprire almeno il 90% dell'utilizzo di energia totale. In caso di mancata conformità vengono emanate sanzioni da 50.000 euro, sebbene a causa dell'applicazione ritardata, tali provvedimenti spesso vengono presi sulla base del singolo caso.
In Franciala normativa è entrata in vigore in tempi più rapidi, a luglio del 2013. I primi audit saranno ritenuti accettabili in caso di copertura del 65% del consumo energetico dell'azienda, passando poi all'80% per gli audit successivi. In caso di mancata conformità, viene emanato un provvedimento formale che richiede delle contromisure specifiche. Per le singole aziende si prevedono ulteriori sanzioni fino a un massimo del 2% del fatturato dell'anno precedente.
In Italiale modifiche legislative sono del 4 luglio 2014, sebbene non sia stata fornita una definizione chiara di audit al di là dei due requisiti di "proporzionalità" e "sufficiente rappresentatività". 6. Analogamente, anche le aziende che fanno un uso elevato di energia e che non raggiungono la soglia obbligatoria imposta dall'Unione europea, ovvero quelle con un'intensità superiore a 2,4 GWh/anno e costi energetici superiori al 3% del fatturato, vengono sottoposte agli audit energetici previsti. In caso di mancata conformità possono essere emanate sanzioni tra 4.000 e 40.000 euro.
In Spagnal'implementazione della disciplina è stata lenta, con il Decreto reale relativo agli audit energetici emanato il 14 febbraio del 2016. La data di scadenza per gli audit iniziali è fissata 9 mesi dopo tale data, ovvero il 14 novembre 2016. Gli audit dovrebbero coprire almeno l'85% del consumo energetico e i risultati comunicati al ministero dell'industria, dell'energia e del turismo entro 3 mesi. In caso di mancata conformità le sanzioni possono arrivare fino a 60.000 euro. La Spagna potrà anche aver recepito la normativa in ritardo, ma le procedure per l'applicazione della disciplina sono estremamente efficaci.
Noi di Epson ci siamo già impegnati per la sostenibilità e per il "Triple Bottom Line" della stampa inkjet per l'ufficio, come dimostra la nostra iniziativa "Passa al green". La nostra Environmental Vision 2050 ci impone poi di ridurre le emissioni di CO2 2del 90% entro il 2050, con l'eliminazione totale dei gas serra non CO2 2e l'impegno a lavorare con le comunità locali per assicurare un impatto positivo sull'ambiente e sulla società.
Risulta evidente che gli audit energetici come catalizzatori di procedure sostenibili offrano diversi vantaggi. In definitiva, investire in un'organizzazione più sostenibile non è solo un'attività intelligente, ma anche un'attività responsabile. Questo dovrebbe essere il parametro a cui dovremmo rapportarci.
Per ulteriori informazioni sull'iniziativa "Passa al green" di Epson, clicca qui.
1 eedguidebook.energycoalition.eu/public-procurement.html
2 ec.europa.eu/trade/policy/accessing-markets/public-procurement/
3 ec.europa.eu/clima/policies/strategies/2030/index_en.htm
4 www.nielsen.com/us/en/insights/news/2015/sustainable-selections-how-socially-responsible-companies-are-turning-a-profit.html
5 www.gov.uk/guidance/energy-savings-opportunity-scheme-esos
6 ec.europa.eu/energy/sites/ener/files/documents/2014_neeap_en_italy.pdf
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Epson è leader mondiale nel settore tecnologico e si impegna a cooperare per generare sostenibilità e per contribuire in modo positivo alle comunità facendo leva sulle proprie tecnologie efficienti, compatte e di precisione e sulle tecnologie digitali per mettere in contatto persone, cose e informazioni. L'azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni utili alla società attraverso innovazioni nella stampa a casa e in ufficio, nella stampa commerciale e industriale, nella produzione, nella grafica e nello stile di vita. Entro il 2050 Epson diventerà carbon-negative ed eliminerà l'uso di risorse naturali esauribili quali petrolio e metallo.
Guidato da Seiko Epson Corporation con sede in Giappone, il Gruppo Epson genera un fatturato annuo di circa 1.000 miliardi di Yen (circa 7,5 miliardi di euro).
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